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La missione dell'ITR

Il progetto dell'Ecomuseo della Tuscia Rupestre®

Il progetto vuole promuovere la conoscenza, fruizione e valorizzazione di una serie di siti e risorse immateriali di interesse archeologico, storico, demoetnoantropologico e ambientale rilevati all'interno di un comprensorio relativamente uniforme dal punto di vista geologico e geomorfologico, oltre che culturale, il cosiddetto “distretto della Tuscia rupestre®”, in provincia di Viterbo.

Tale comprensorio è caratterizzato da situazioni geologiche simili, tutte legate all'attività eruttiva del distretto vulcanico vicano, consistenti genericamente nella presenza di vasti plateaux di ignimbriti, erosi in profondità dai corsi d'acqua, le cui pareti, talora assai ripide, sono state scavate per realizzare differenti tipologie di cavità il cui utilizzo si perde nella preistoria: tombe, abitazioni, romitori, ricoveri agricoli, stalle, viae cavae e cunicoli sono presenti a migliaia e conferiscono a quest'area caratteristiche uniche e suggestioni riscontrabili solo in altre aree remote, nelle Murge, nell'altopiano anatolico, sulla costa egea della Turchia o in Giordania. Ma è in quest'area che tali manifestazioni architettoniche assumono una peculiarità spiccatamente locale, soprattutto nel periodo etrusco e medievale, raggiungendo, talora, elevati livelli artistici ed architettonici.

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Elemento di grande importanza che dà valore aggiunto al territorio, è la localizzazione di gran parte dei siti di interesse storico-archeologico in aree ad elevata naturalità, la loro collocazione cioè in uno scenario naturale spesso intatto, celebrato sin dai tempi del Grand Tour, dall'Ainsley e dal Canina. Un territorio caratterizzato da un elevato grado di biodiversità e da caratteristiche paesaggistiche peculiari fascinose, in un alternarsi continuo di contesti agrari e di aree boscate in grado di stimolare l'immaginario del turista, non solo straniero.

Il progetto in dettaglio

Gran parte dei siti di interesse culturale e ambientale presenti nel territorio dell'Ecomuseo possiede un'elevata valenza turistica e, il loro carattere “rupestre” li rende estremamente suggestivi, meta ideale per il turismo verde e culturale, certamente non per il turismo di massa.
Nonostante una marcata carenza di infrastrutture informative, segnaletica di avvicinamento e di strutture ricettive, questi siti e le loro risorse divengono spesso mèta di flussi turistici di nicchia, provenienti sia dall'Italia che dal nord e centro Europa.

Obiettivi principali dell'Ecomuseo della Tuscia Rupestre® sono:

  • far riconoscere l'istituzione dell'Ecomuseo da parte delle Istituzioni, (fase avvenuta dapprima con l'adesione di sette amministrazioni comunali della Provincia di Viterbo e, il 30 Aprile 2021, dalla Regione Lazio);
  • rafforzare negli abitanti del comprensorio la consapevolezza dell'unicità del territorio in cui vivono, della ricchezza dello stesso in termini di risorse culturali, naturalistiche, paesaggistiche e tradizionali;
  • facilitare la conoscenza e la visita ai siti e alle risorse più rilevanti;
  • fornire strumenti conoscitivi di base e informazioni utili sia mediante Internet che direttamente on site, limitando quando possibile l'impiego di cartelli, impattanti dal punto di vista paesistico, e spesso oggetto di atti vandalici;
  • organizzare attività di promozione, sensibilizzazione e informazione sulle risorse culturali e ambientali;
  • affiancare le Istituzioni pubbliche deputate alla ricerca, tutela, conservazione, promozione e sviluppo economico e sociale del territorio della Tuscia Rupestre®.

Il progetto dunque pone le basi progettuali e pratiche necessarie alla nascita e consolidamento di un “sistema museale diffuso”, in cui coesistono strutture museali vere e proprie, siti archeologici e d'interesse naturalistico “all'aperto” e siti puntuali di rilevante interesse culturale, in cui le risorse presenti sono rese fruibili, oltre che con le metodologie e attrezzature tradizionali, anche con l'ausilio di strumenti elettronici con tecnologie multimediali. Vuole supportare le strutture museali ed informative già operative, creare nuovi centri di interpretazione territoriale, soprattutto adottare strategie e politiche condivise di sviluppo territoriale e promozione sociale.
Il Progetto scaturisce, nella sua applicazione, da una ricerca presentata nel 2010 nell'ambito delle attività del Dottorato di Ricerca in Beni Culturali e Territorio dell'Università di Roma" Tor Vergata".

 

 

 

 

 
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